mercoledì 23 gennaio 2008

Mi presento

Ciao.
Mi chiamo Gilda ed ho 53 anni, sono sposata da 33 con Elio e ho tre figli: Mattia, Davide e Cristina.
Abito in valle di Blenio .
Ho deciso di creare questo blog per parlare un po' della malattia che da alcuni anni mi affligge.
Malattia che viene diagnosticata ma non riconosciuta dalle Casse malati, invalidità e da certi medici.
Curarla in modo adeguato non è ancora possibile; si fanno dei tentativi ma, almeno finora, i risultati non sono molto incoraggianti. Senza un carattere forte e una grande voglia di riuscire si arrischia la depressione.
Io sono passata da tutti gli stati emotivi possibili. Prima non si sa cosa ti capita perché provi male dappertutto e nessuno, tu nemmeno, riesci a comprenderne il motivo. C'è anche chi ti rincuora facendoti passare per un'immaginaria, una poverina che non sopporta un minimo di dolore.
E allora taci e ti tieni dentro tutto.
Paure, dolori, nessuno può capirti, non si sa con chi confidarsi.
Se non si ha una famiglia come la mia che ti aiuta e incoraggia penso sia veramente difficile uscirne.
Io ho perso il lavoro a causa di ciò ed anche in malo modo; non sto ad elencare come e perché in quanto al solo pensarci mi fa male al cuore.
Ora vengo al dunque e svelo che la malattia misteriosa di cui ho parlato si chiama FIBROMIALGIA. Chi è interessato può trovare informazioni dettagliate sul sito www.suisse-fibromyalgie.ch .
Torniamo a me.
Non tutti i mali vengon per nuocere, ne sono certa.
Dopo un soggiorno di cura alla clinica di Novaggio, dei terapisti sensibili e qualificati mi hanno consigliato sul modo di affrontare questa malattia.
Mi son data da fare con il sostegno dei miei e ho reagito; non prendo quasi più pastiglie, se non nei periodi dove il
male mi assale in maniera insopportabile ed esso è molto meno frequente di prima.
Ora, dopo aver frequentato un corso di pittura, dipingo. Per me è un passatempo che mi fa bene alla mente e allo spirito. Per rafforzare il mio fisico mi sono iscritta ad un corso di walking, cammino molto, quotidianamente se possibile e, quando vado in montagna ne traggo piacere e benefici immensi. Insomma, da quando dedico tanto tempo a me stessa, sto decisamente meglio.
Ora ho intrapreso un corso di informatica, idea del marito e dei figli. Anch'esso mi distrae dai dolori. 
Adesso è giunto il momento di lasciare i guai per cui allego alcune foto dei miei hobby. Spero piacciano e invoglino altre persone che come me hanno vissuto o stanno passando momenti difficili a reagire e a non pensare di essere soli. Basta buttarsi, so che è difficile ma non bisogna mollare mai. Bisogna farsi forza anche se si crede di non più farcela. Per esperienza si sa che è più facile abbandonarsi sul divano, ma in questo modo i dolori si moltiplicano e ti abbattono moralmente. È fondamentale muoversi per non perdere la voglia di reagire. Ascoltatemi, è certo dura ma più si sta fermi peggio è. Fuori gli artigli e avanti tutta! Buona fortuna e ricordatevi, NON MOLLATE MAI, LA VITA È BELLA.

martedì 22 gennaio 2008

E questa birichina son io, pochissimi anni fa. Che stella!
Questi invece sono gli uomini della mia vita. Non son due "supper maci"? Mio marito Elio e Papi Remo.

Questi sono la mia vita. Ciò che di più bello ho fatto con mio marito. Guai a chi dice il contrario Hihihihiii!

lunedì 21 gennaio 2008




















Poi, infine, ecco anche lui, sì proprio lui il mio micio miao. Mi segue in ogni posto e come terapia è il non plus ultra.

domenica 20 gennaio 2008

Walking



















Il gruppo walking. 


Per saperne di più vista la seguente pagina: http://www.nordicwalking.it/nw-tecnica.asp




sabato 19 gennaio 2008



















L 'espressione di mia cugina Giacomina dice ciò che si prova dopo una bella scarpinata in buona compagnia.

venerdì 18 gennaio 2008

Orselina


















Queste vedute ti fanno bene al cuore.

giovedì 17 gennaio 2008

mercoledì 16 gennaio 2008

Passeggiata al Convento di Claro


















In primo piano la nostra infaticabile docente Francesca. 

lunedì 14 gennaio 2008

Racchettate


















Ho poi scoperto le racchette.
Che comode! Puoi conquistare belle cime che con la neve fresca non raggiungeresti facilmente.

I miei quadri




Sopra: tre miei quadri.
Non sono dei capolavori ma, quando dipingo, può cadere il mondo che nemmeno me ne accorgo.
La pittura mi diverte, mi rilassa, mi dà gioia per cui ne traggo un intenso piacere.

domenica 13 gennaio 2008

Gorda


Gorda di sotto sui monti di Aquila. Cate e Valerio. Amici "capanat".

sabato 12 gennaio 2008

Diversi momenti a Gorda

                                 Arrivo a Gorda
 
                                      

  Chiesa Gorda                                   Vista fondo valle

     

Molare                                         Terri

   

Gorda ad zöra                             Verso la Punta di Larescia

   

Il monte di Gorda

Gorda è tutto; la mia infanzia, la mia gioventù, i miei anni spensierati, i miei anni felici e i meno.
Qui è il mio eremo, basta uno sguardo alle foto e si capisce!
I miei genitori hanno trascorso anni e anni per riattare "ra sctüa granda" e le vacanze erano sempre a Gorda.
I miei ricordi sono tanti, ma il migliore è quello delle "firögne" che si facevano lassù con degli anziani indimenticabili come Kett Fracon, Gicc, Zita e altri.
"Na in firögna" era trovarsi la sera, dopo cena, in una cascina e ascoltare gli anziani raccontare vecchie storie, storie paurose di uomini vissuti che "giocavano la fisica",  che giravano nei paesi a spiare la gente, a sparare, rincorrere e spaventare i loro presunti nemici o le mogli che li tradivano. Noi bimbi ascoltavamo a bocca aperta e che batticuore tornare dopo alle nostre cascine!
Poi, la sera successiva, toccava a noi giovani intrattenere e allora era teatro.
Con i vestiti avuti in prestito dagli anziani improvvisavamo delle piccole recite cercando di far loro la stessa paura.
Il bello è che ce la dimostravano e noi ne andavamo fieri.
Bastava per tenerci occupati il giorno dopo, parlarne e decantare chi era riuscito a far più paura degli altri e a chi.
Si dice che non si vive di soli ricordi ed è vero, ma riandare a questi momenti aiuta e ti fa apprezzare anche il resto.
Ora, appena posso, sono lassù ad ossigenarmi, a riposare e ne approfitto pure per fare belle passeggiate nei dintorni.
Da alcuni anni, durante le vacanze di Natale, salgo con i miei e, la sera di San Silvestro, ci troviamo tutti in capanna ad attendere l'anno nuovo.
Grazie ai menu di Valerio e Caterina e ad un'allegra compagnia passiamo dei momenti indimenticabili.

venerdì 11 gennaio 2008

Fine 2007 Principio 2008


                                                 Il più anziano e il più giovane
  



Piccole attività con i Samaritani


                                                            Le animatrici


                   Il Cossi



I nostri Anziani

E ora guardate tutti come si divertono

Se volete avere informazioni sulla sezione SAMARITANI Blenio entrate in /http://samaritaniblenio.blogspot.com